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Governo: approvate misure per la crisi occupazionale nel settore moda

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 101 del 21 ottobre ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di lavoro, università e ricerca per la migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il testo, al fine di garantire il raggiungimento di specifici obbiettivi del PNRR in scadenza il prossimo 31 dicembre, prevede:

  • misure di contrasto al lavoro sommerso;
  • interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda;
  • misure relative al Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria
  • disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente;
  • disposizioni urgenti riguardanti il Consiglio universitario nazionale;
  • misure per l’accelerazione degli interventi strategici in materia di alloggi e residenze universitarie;
  • interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico del Campus del Politecnico di Milano.

Relativamente al settore della moda il decreto dà il via libera all’integrazione al reddito dei lavoratori dipendenti di imprese, anche artigiane, con un numero di addetti pari o inferiore a 15 operanti nel settore tessile, dell’abbigliamento e calzaturiero.
Viene inoltre previsto che l’integrazione salariale, ordinariamente erogata dal datore di lavoro al dipendente e poi rimborsata dall’Inps, potrà essere pagata direttamente dall’Istituto previdenziale nel caso in cui esistano serie e documentate difficoltà finanziarie.
Infine, per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del comparto moda, vengono previste 8 settimane di cassa integrazione in deroga nel 2024.

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